Come utilizzare il rinforzo positivo?
Il modo più efficace per modificare un comportamento è usare la tecnica del rinforzo. Infatti, i comportamenti che sono seguiti da un rinforzo positivo hanno maggiore probabilità di ripresentarsi. Esistono diversi tipi di rinforzo, tra cui i seguenti:
sociale (dare attenzione, fare un complimento, un sorriso);
concreto (un regalo).
L’impiego della tecnica del rinforzo è abbastanza semplice e comprensibile dal punto di vista teorico, ma non è altrettanto facile da mettere in pratica in modo corretto. Per esempio, alcuni genitori hanno difficoltà a manifestare la loro approvazione, a fare un elogio o un complimento, tendono alla parsimonia e riservano le manifestazioni gioiose e affettuose solo per quei momenti ritenuti eccezionali.
Ci sono invece genitori che tendono ad essere all’estremo opposto, dando
troppo frequentemente rinforzi positivi, indipendentemente dal comportamento
del bambino. In questo modo però il rinforzo rischia di perdere la sua
efficacia perché non è direttamente collegato al comportamento da
incrementare.
Per essere efficace infatti, un rinforzo deve essere infatti dato
immediatamente dopo l’emissione del comportamento positivo.
In particolare, nelle fasi iniziali , il comportamento va rinforzato ogni volta che viene messo in atto. Successivamente, mano a mano che il comportamento diventa una modalità abituale di risposta, la frequenza e l' intensità di lodi e premi vanno diminuite.
Per i comportamenti più complessi sarebbe opportuno dividere l’azione in
piccoli passi , rinforzando ogni successo raggiunto. La suddivisione in
piccoli obiettivi fa sì che il bambino impari pian piano un comportamento
difficile o composto da più passaggi intermedi. Il vantaggio di questo
accorgimento è che rende il compito più facile.
Il rinforzo di tipo concreto, come giocattoli, è di grande utilità nella
modificazione del comportamento . Alcuni genitori sono perplessi sull’uso
dei rinforzi concreti, riferendo di avere la sensazione di “corrompere” il
bambino affinché si comporti in un certo modo. Non dimentichiamo però che
ognuno di noi lavora per ottenere un rinforzo concreto, come il denaro, e la
corretta accezione del termine “corruzione” prevede che qualcuno paghi
qualcosa di illegale.
Fonte: Di Pietro M., Dacomo M. (2009). Largo arrivo io! Manuale di autoaiuto per i bambini iperattivi e i loro genitori. Edizioni Erickson.