Cos'è il biofeedback? Quando è utile?
Il biofeedback è una procedura attraverso la quale è possibile apprendere l’autocontrollo volontario di alcuni processi psicofisiologici. In particolare, lo strumento invia alla persona un’informazione, riguardante il parametro fisiologico misurato, di tipo acustico o visivo (feedback). Durante il training la persona è protagonista del proprio cambiamento, poiché apprende con l’ausilio dell’apparecchiatura e le indicazioni dello specialista a controllare le risposte disfunzionali del proprio corpo.
Le proprie risposte fisiologiche solitamente oggetto di misurazione sono:
- attività elettromiografica,
- conduttanza cutanea,
- frequenza cardiaca,
- attività respiratoria,
- pressione arteriosa,
- temperatura periferica,
- attività elettroencefalografica.
Negli ultimi anni l’utilizzo del biofeedback ha trovato applicazione in numerosi campi e la comunità scientifica ne ha esaminato e dimostrato l’efficacia in numerosi disturbi, tra i quali l’ansia, la cefalea muscolo- tensiva, l’emicrania, il dolore cronico, l’insonnia, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività .
Presso il suo studio, la dott.ssa Tamborrino si avvale dell’ausilio del biofeedback, spesso in combinazione con la psicoterapia cognitivo- comportamentale, al fine di aumentare l’efficacia dell’intervento.