Cos'è il disturbo evitante di personalità?
La caratteristica essenziale di questo disturbo è la notevole presenza di inibizione sociale , sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio negativo degli altri. Il disturbo si manifesta entro la prima età adulta in diversi contesti.
Questi individui evitano le attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale per timore di essere criticati, disapprovati o rifiutati. Evitano di farsi nuovi amici, a meno che non siano certi di piacere e di essere accettati senza critiche.
Le persone con questo disturbo non amano partecipare ad attività di gruppo, a meno che non ricevano offerte ripetute di supporto. L’intimità interpersonale è spesso difficoltosa, sebbene spesso siano in grado di stabilire relazioni intime. Possono avere difficoltà nel parlare di sé e dei propri sentimenti per timore di esporsi, di essere ridicolizzati o umiliati.
Tendono a essere timidi, quieti, inibiti e “ invisibili ”, per timore che qualsiasi attenzione sia umiliante o rifiutante. Si aspettano che, indipendentemente da quello che dicono, gli altri li ritengano “ sbagliati ”.
Gli individui con disturbo evitante di personalità sono inibiti nelle situazioni interpersonali poiché si sentono inadeguati e spesso hanno una bassa autostima . In situazioni che prevedono interazioni con estranei si credono socialmente inetti , non attraenti, o inferiori agli altri.
Sembra esservi una notevole sovrapposizione tra il disturbo evitante di personalità e il disturbo d’ansia sociale (fobia sociale).
Riferimenti bibliografici: American Psychiatric Association (2014). DSM-5. Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Raffaello Cortina Editore.