L'importanza della prevenzione delle difficoltà di apprendimento
Come riportato nell’art. 1 della legge 170/2010, la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia, definiti “Disturbi Specifici dell’Apprendimento” (DSA) “si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana” .
I DSA rappresentano un problema rilevante e secondo i dati della Consensus
Conference (2007), tra la terza classe primaria e la terza secondaria di primo
grado, il valore medio della prevalenza è del 3-4%.
Il mancato riconoscimento di tali disturbi può comportare storie di
insuccesso scolastico con ripercussioni sullo sviluppo emotivo,
comportamentale (comportamenti antisociali o oppositivi) e sull’ adattamento
sociale.
Secondo numerosi studi (Consensus Conference, 2007), la tempestività è una
delle variabili più rilevanti per l’efficacia di un intervento di recupero. Un
intervento tardivo ha infatti minori possibilità di successo, in quanto viene
attuato quando i deficit o le lentezze nello sviluppo ormai si sono
cristallizzati in veri e propri disturbi.
È importante quindi prestare massima attenzione alle potenzialità della
prevenzione: individuando i segnali precoci di difficoltà è possibile,
infatti, identificare le difficoltà e utilizzare gli strumenti di recupero più
adeguati.