L'approccio cognitivo-comportamentale applicato al bambino
Negli ultimi decenni l’approccio cognitivo-comportamentale applicato all’età evolutiva si è molto diffuso anche nel nostro Paese. Alcuni dei motivi alla base di ciò sono di seguito riportati:
- si basa sulla ricerca scientifica , quindi i metodi alla base sono costantemente sottoposti a verifica;
- man mano che vengono acquisite nuove conoscenze nell’ambito della psicopatologia, viene perfezionato;
- è efficace poiché giunge alla soluzione di una buona parte dei disturbi in età evolutiva in tempi relativamente brevi.
Secondo la prospettiva cognitivo-comportamentale il bambino (così come
l’adulto) reagisce alla rappresentazione cognitiva dell’ambiente oltre che
all’ambiente di per sé.
Il pensiero , i sentimenti e il comportamento sono aspetti del
funzionamento del bambino strettamente interconnessi che si influenzano
reciprocamente.
L’intervento sui processi cognitivi viene quindi integrato con tecniche
comportamentali basate sul modello del condizionamento.
Uno dei compiti principali del terapeuta è quello di creare delle situazioni
che consentano di modificare processi cognitivi, reazioni emotive e
comportamenti disfunzionali.
Fonte: Di Pietro e Bassi (2013). L’intervento cognitivo-comportamentale per l’età evolutiva. Strumenti di valutazione e tecniche per il trattamento. Edizioni Erickson.