Problem-solving: cos'è e come migliorarlo?
La capacità di pianificare e portare a termine i piani di azione necessari per realizzare i propri obiettivi è un’abilità complessa e viene definita spesso con il termine inglese " problem-solving “. Prevede diversi passaggi:
- formulazione dello scopo ,
- il suo mantenimento attivo nella memoria di lavoro per il tempo necessario per portarlo a compimento,
- la strutturazione del compito in sotto-fasi ottimali,
- il monitoraggio dell’andamento del proprio comportamento in rapporto allo scopo formulato.
Alcune persone, per esempio i bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) hanno difficoltà nelle abilità di problem solving, possono avere difficoltà nel pianificare il proprio comportamento e manifestare la tendenza ad agire senza riflettere.
A tale proposito esistono alcuni programmi mirati ad insegnare ai bambini ad autoregolare il proprio comportamento, attraverso l’interiorizzazione di autoistruzioni verbali . Un percorso ben strutturato e che spesso utilizzo nella mia attività lavorativa è quello proposto nel libro “Impulsività e autocontrollo” di Cornoldi et al. Di seguito è riportata un immagine relativa ad un’attività proposta all’interno di questo programma che insegna al bambino come apprendere ad affrontare un problema secondo i passi che ho descritto prima.
Ci sono anche alcuni giochi da tavola, come “Forza 4” o “Domino” che permettono di potenziare le abilità di problem-solving. Si tratta di attività che richiedono la capacità di elaborare una strategia per raggiungere uno scopo e di anticipare mentalmente le mosse dell’avversario.