Un'interessante sindrome neuropsicologica: il neglect
Si tratta di un disturbo, chiamato anche eminattenzione o negligenza spaziale unilaterale, caratterizzato dalla difficoltà della persona ad esplorare, prestare attenzione, percepire e agire nella parte dello spazio opposta alla sede di una lesione cerebrale. Spesso insorge in seguito ad un ictus che colpisce l’emisfero destro del cervello. Si può associare di frequente a emiparesi , ovvero una perdita parziale della funzione motoria di metà del corpo.
Nei casi più gravi si accompagna a marcata deviazione della testa e dello
sguardo verso destra e si manifesta in tutte le attività quotidiane e per
qualunque tipo di stimolo. La persona può arrivare, per esempio, a lasciare
metà del cibo nel proprio piatto (quello a sinistra).
Il disturbo non è spiegabile con i deficit sensoriali o motori e si accompagna
spesso a mancata consapevolezza (anosognosia).
Nei casi più lievi, o dopo un sostanziale recupero funzionale, il neglect si
evidenzia solo quando il paziente svolge qualche attività in maniera semi-
automatica.
I pazienti con neglect possono presentare disturbi, oltre che in relazione all’esplorazione dello spazio esterno al corpo, anche nell’ambito della loro stessa persona . Ad esempio, il soggetto fa la barba, si trucca o si lava solo nella parte destra del viso.
La riabilitazione neuropsicologica
Lo scopo dei programmi riabilitativi, effettuati da professionisti formati
nell’ambito della neuropsicologia, è quello di favorire l’ orientamento
della persona verso il lato opposto a quello della lesione, quindi verso
sinistra.
Spesso questo è ottenuto introducendo una serie di segnali visivi sul
bordo sinistro degli stimoli e fornendo una serie di rinforzi alla
prestazione del soggetto (ad esempio, rinforzi verbali). Esistono, comunque,
numerose tecniche che possono aiutare queste persone a recuperare tale
deficit.
Fonte: Bisiacchi, Tressoldi (2005). Metodologia della riabilitazione delle funzioni cognitive. Carocci Editore.